AIEM ha organizzato insieme a Unifi Forlipsi un ciclo di incontri formativi, con l'obbiettivo di mettere in rete le scuole con il territorio di riferimento e costruire percorsi educativi. Sabato 14 ottobre si è tenuto il secondo incontro di formazione, destinato a insegnanti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Il luogo scelto, il Memoriale delle deportazioni, ha offerto spunti molto importanti, in particolar modo su come gli oggetti contribuiscano a mediare le relazioni e a costruire la nostra memoria e la nostra identità.

Marianna Di Rosa e Emma Matteuzzi, in rappresentanza di AIEM, hanno svolto un laboratorio (in presenza e online) con il fine di proporre e far sperimentare agli insegnanti alcune strategie proprie dell'educazione al patrimonio, che possano arricchire il lavoro in classe.

Una delle strategie proposte è l'osservazione attiva, che consente di sviluppare una relazione con oggetti di ogni tipo scavando in profondità e arrivando ad una comprensione che esula dal giudizio personale e culturale. Il Memoriale qui ha offerto l'occasione di affrontare temi complessi con una prospettiva nuova.

Durante il laboratorio i partecipanti hanno utilizzato delle immagini ma le strategie messe in campo sono replicabili per qualsiasi oggetto sia del patrimonio che del quotidiano, adattandosi a occasioni di educazione sia formale che informale. È anche qui che si vede l'importanza dell'alleanza fra scuola e istituzioni culturali: un'alleanza che va rinnovata e rinsaldata con costanza, per accompagnare le nuove generazioni all'interno di un progetto condiviso e consapevole.

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