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L’educazione al patrimonio non è attività turistica.

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May 5, 2022

Il 24 marzo è stato presentato in Commissione “Industria, Commercio, Turismo” del Senato il Testo Unificato che disciplina la professione delle guide turistiche. Oltre a indicarne le attività proprie, vale a dire: far conoscere, illustrare, divulgare, valorizzare i beni culturali e paesaggistici, l’articolo 2 stabilisce che “Le guide turistiche possono conseguire ulteriori specializzazioni, tematiche o territoriali, attraverso i corsi di formazione previsti dall’articolo 6:

a) per settori culturali, artistici, artigianali, tecnico-scientifici ed enogastronomici; 

b) per la didattica museale e le specifiche tecniche di comunicazione con persone diversamente abili, nonché per altri settori culturali e tecnici utili all’esercizio della professione.

Quanto riportato nella lettera b) ha suscitato sconcerto e forte preoccupazione da parte non solo di ricercatori e formatori, di chi ha responsabilità nelle Istituzioni culturali e di chi vi opera, ma soprattutto dei referenti delle Associazioni che rappresentano e tutelano i diritti di quelle persone, così definite nel Testo Unificato.

ICOM Italia ha elaborato e portato all’attenzione di alcuni componenti della X Commissione la proposta di emendamento che elimina alla lettera b) “per la didattica museale e le specifiche tecniche di comunicazione con persone diversamente abili”.

Tale proposta è condivisa da AIEM Associazione Italiana Educatori Museali, costituitasi nel maggio 2021, realtà di riferimento per le professioniste e i professionisti formatisi in corsi universitari, scuole di specializzazione e master del settore.

Vediamone le ragioni.

“Didattica museale” è una dicitura arretrata ed equivoca; la corretta espressione educazione al patrimonio culturale, da anni acquisita dalla comunità di ricerca e di pratica, è ben più complessa, olistica e articolata; essa comprende la didattica dei beni culturali, diversificata a seconda della “natura” del bene patrimoniale (archeologico, storico-artistico, demo-etno-antropologico, …) e differenziata in relazione alle fisionomie dei pubblici.

Non si tratta di una banale questione terminologica. E c’è da domandarsi perché se nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica le parole interpretano concetti e cambiamenti, veicolano nuovi concetti, e il lessico si modifica alla luce dei dati di realtà, nel settore culturale, invece, una sorta di pigra indifferenza, di disinteresse generalizzato fa sì che si perpetuino espressioni superate e non appropriate.

Fare “didattica museale” (sic) richiede conoscenze e competenze esperte, che sono di pertinenza delle educatrici e degli educatori del patrimonio culturale (materiale, immateriale e paesaggistico); queste figure professionali operano sia all’interno degli Istituti museali, sia di complessi archeologici e monumentali. L’acquisizione di tali conoscenze e competenze esperte è l’esito di percorsi di alta formazione di livello universitario, di pratiche progettuali e costanti aggiornamenti inerenti sia il patrimonio, sia i pubblici.

E non possono essere acquisite con un corso di formazione della durata complessiva di 650 ore, come previsto dall’articolo 6. comma 3.

I Dipartimenti educazione (o Servizi educativi) dei musei sono impegnati con dedizione e competenza a progettare percorsi, attività, laboratori, esperienze per tutti i pubblici. La proposta di emendamento non intende inibire l’accesso ai musei e ai luoghi della cultura da parte delle guide turistiche, bensì si chiede di rispettare la pertinenza del loro operato.

Ma il vulnus più grave del Testo Unificato è là ove si sostiene che la guida turistica possa acquisire non ben precisate “tecniche di comunicazione”, relazionandosi con “persone diversamente abili” (sic). Il lessico utilizzato non tiene in considerazione sia i documenti dell’Organizzazione Mondale della Sanità (OMS) che la “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità” (3 dicembre 2006), entrata in vigore come Legge dello Stato (3 marzo 2009, n. 18); tali persone sono inoltre indicate genericamente, senza considerare l’ampio e il diversificato spettro che ne caratterizza la singolarità.

Ugualmente grave è ritenere che la frequentazione dei corsi di 650 ore previsti possa abilitare la guida turistica a possedere ed esercitare “specifiche tecniche di comunicazione”. Si fa presente che le “tecniche di comunicazione” sono solo strumentali per costruire una relazione significativa con tali destinatari: essa richiede conoscenze, competenze e comportamenti, ed è l’esito di percorsi formativi specialistici, di aggiornamento, di studio e ricerca, di pratica progettuale all’interno della realtà complessa dell’accessibilità e dell’inclusione, anch’essi di pertinenza delle educatrici e degli educatori sia museali sia del patrimonio culturale.

A titolo di esempio, tra le “tecniche di comunicazione” necessarie per relazionarsi a persone con disabilità c’è la LIS Lingua dei Segni Italiana. Tale lingua, riconosciuta in Italia lo scorso 19 maggio 2021, richiede uno studio lungo (4 + 2 anni) complesso e articolato che deve essere necessariamente alimentato da una continua frequentazione della comunità sorda. L’art. 34-ter del cosiddetto “Decreto Sostegni” sancisce che lo Stato italiano “riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)”; considera le figure dell’interprete in LIS e dell’interprete in LIST “quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST, nonché nel garantire l’interazione linguistico-comunicativa tra soggetti che non ne condividono la conoscenza”. Infine, il 6 aprile 2022 la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Decreto (10 gennaio 2022) che istituisce il Corso di Laurea triennale sperimentale ad orientamento professionale in interprete LIS e LIST.

ICOM Italia è da sempre impegnato nel promuovere azioni concrete per il riconoscimento e la tutela dei professionisti museali, nonché nella definizione di competenze e ruoli; si fa riferimento alla “Carta nazionale delle professioni museali” ICOM Italia (2005) e successivi aggiornamenti (2017) nel “Quaderno ICOM per la Riforma. Professionalità e funzioni essenziali del museo alla luce della riforma dei musei statali”.

Diversamente da quanto ad oggi è stato disciplinato a livello nazionale e regionale per la guida turistica, si attende da tempo che un iter legislativo dia esiti concreti al fine di sottrarre dalla precarietà chi lavora nei musei, occupandosi di tutela e di educazione, finalità istituzionali e riconosciute dalla Costituzione.

 

La proposta di emendamento sostenuta da ICOM Italia con AIEM è stata sottoscritta da numerosi rappresentanti della comunità accademica, museale e scientifica; sono altresì stati informati gli Enti e le Associazioni che tutelano le persone con disabilità, nonché la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità). Presidenti, Consiglieri, referenti di tali Associazioni hanno espresso preoccupazione e sconcerto per quanto indicato nel Testo Unificato e hanno aderito alla proposta di emendamento.

Va da sé che le ragioni qui sinteticamente espresse a sostegno della proposta richiedono diversi e articolati approfondimenti, in quanto riguardano problematiche cruciali quali, ad esempio, il precariato del lavoro culturale e la svalutazione di competenze esperte acquisite a fronte di una formazione specialistica.

Confidiamo che dal 5 maggio, data ultima per la presentazione delle proposte di emendamento, ci sia occasione di confronto, di ripensamento e di una consultazione partecipata sui temi delicati delle professioni della cultura, dell’accessibilità agli istituti culturali e del ruolo del museo nel contesto contemporaneo.

ELENCO FIRMATARI

 

Promotori

ICOM Italia Comitato Nazionale International Council of Museums

AIEM Associazione Italiana Educatori Museali

 

Hanno sottoscritto la proposta di emendamento Direttrici, direttori, funzionarie/i di Musei e di altre Istituzioni culturali

Simona Antonacci, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Martina Bagnoli, Gallerie Estensi, Modena

Mariapaola Borgarino, Direzion regionale Musei Lombardia

Marta Boscolo Marchi, Museo d’Arte Orientale, Direzione regionale Musei Veneto

James Bradburne, Pinacoteca di Brera

Marianna Bressan, Museo nazionale e Area archeologica di Altino; Ufficio Valorizzazione Parco archeologico di Sibari

Lia Camerlengo, Provincia autonoma di Trento, Unità di missione strategica per la missione e la promozione dei beni e delle attività culturali – Area funzionale Educazione e Ricerca

Lucia Linda Cella, Provincia autonoma di Trento, Unità di missione strategica per la missione e la promozione dei beni e delle attività culturali – Area funzionale Educazione e Ricerca

Maria Cerzoso, Museo dei Brettii e degli Enotri, Cosenza

Anna Cipparrone, Museo Consentia Itinera, Cosenza

Andreina Contessa, Museo Storico e Parco del Castello di Miramare; Direzione regionale Musei del Friuli-Venezia Giulia

Emanuela Daffra, Direzione regionale Musei Lombardia

Tiziana D’Angelo, Parco Archeologico di Paestum e Velia

Eva Degl’Innocenti, Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA

Maria Camilla De Palma, Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova

Maria Grazia Diani, Pubblica Amministrazione, Settore culturale

Mario Epifani, Palazzo Reale di Napoli

Maria Grazia Filetici, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina

Flaminia Gennari Santori, Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Roma

Axel Hémery, Pinacoteca Nazionale di Siena

Federica Lamonaca, Direzione regionale Musei Lombardia

Lucia Lojacono, Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, Reggio Calabria

Tiziana Maffei, Reggia di Caserta

Carmelo Malacrino, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

Giulio Manieri Elia, Gallerie dell’Accademia di Venezia

Annamaria Mauro, Museo Nazionale di Matera

Francesco Muscolino, Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

Massimo Osanna, Direzione Generale Musei, Ministero della Cultura

Valentino Nizzo, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma

Enrica Pagella, Musei Reali, Torino

Romina Quarchioni, Musei Civici di Jesi

Paola Rampoldi, Museo Popoli e Culture PIME, Milano

Manuela Ricci, Casa Moretti, Cesenatico

Emanuela Rollandini, Provincia autonoma di Trento, Unità di missione strategica per la missione e la promozione dei beni e delle attività culturali – Area funzionale Educazione e Ricerca

Eike Schmidt, Gallerie degli Uffizi

Cecilia Sodano, Museo Civico di Bracciano

Amedeo Spagnoletto, Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah, Ferrara

Babette Trevisan, Fondazione Querini Stampalia, Venezia

Marina Volonté, Museo Archeologico di Cremona

 

Responsabili Dipartimenti Educazione e Servizi educativi dei Musei; Educatrici ed educatori museali

Antonella Angeloro, Dipartimento Educazione GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Torino Musei

Irene Balzani, Dipartimento Educazione, Palazzo Strozzi, Firenze

Sofia Bilotta, Uffici Public Engagement e Formazione, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Giovanna Brambilla, Servizi educativi, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea GAMeC, Bergamo

Alessandra Campagna, Amici di Brera

Lucia Cecio, Educazione Carrara, Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

Annamaria Cilento, Dipartimento educativo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Marilena Criscuolo, Amici di Brera

Irene Innocente, Dipartimento Educazione, Centro Pecci, Prato

Simonetta Maione, Servizi educativi Musei del Comune di Genova

Linda Mazzoleni, Servizi educativi, Museo civico di Bracciano

Alessandra Montalbetti, Amici di Brera

Roberta Musso, Servizi educativi, Museo Borgogna, Vercelli

Federica Novali, Servizi educativi, Fondazione Brescia Musei

Alessia Palermo, Dipartimento educativo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Chiara Pellicciari, Servizi educativi, Musei Civici di Reggio Emilia

Ilaria Pelosi, Amici di Brera

Eleonora Pietrosanto, Dipartimento educativo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Giorgia Rochas, Dipartimento Educazione GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Torino Musei

Chiara Sabatucci, Dipartimento educativo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Federica Sesia, Dipartimento Educazione GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Torino Musei

Luisa Amira Strada, Amici di Brera

Elena Stradiotto, Dipartimento educativo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Francesca Togni, Dipartimento educativo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Silvia Varetto, Servizi educativi, La Venaria Reale, Venaria

Docenti universitari; Ricercatrici e ricercatori

Isabella Bertario, Master “Servizi educativi del patrimonio artistico, dei musei di storia e di arti visive”, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Paolo Biscottini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Lida Branchesi, già docente Sapienza Università di Roma; Groupe des spécialistes sur la pédagogie du patrimoine del Consiglio d’Europa

Anna Chiara Cimoli, Università degli Studi di Bergamo

Marisa Dalai Emiliani, professore emerito, Sapienza Università di Roma

Cecilia De Carli, già professore ordinario; CREA Centro di Ricerca per l’Educazione attraverso l’Arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Patrizia Dragoni, Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo, Università degli Studi di Macerata

Claudia Fredella, Dipartimento di Scienze Umane “R. Mazza”, Università Bicocca, Milano

Antonella Gioli, Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici, Università di Pisa; MUSEIA-Laboratorio di cultura museale, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Università di Pisa

Annamaria Marras, Centro Interdipartimentale di Ricerca “Digital Scholarship for The Humanities”, Università di Torino

Silvia Mascheroni, Master “Servizi educativi del patrimonio artistico, dei musei di storia e di arti visive”, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici, Università di Pisa

Antonella Poce, INTELLECT Centre; Centre for Research into Heritage Education, Well-being and Teaching Technology Department of Education and Humanities, Università di Modena e Reggio Emilia

Laura Polo D’Ambrosio, Master “Servizi educativi del patrimonio artistico, dei musei di storia e di arti visive”, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Domenica Primerano, Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università di Trento; Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte, Università di Macerata

Federica Santagati, Università degli Studi di Catania

Michela Valotti, Dipartimento di Storia, archeologia e storia dell’arte, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Danilo Zardin, Dipartimento di Storia dell’economia, della società e di scienze del territorio “M. Romani”, Centro di ricerca per l’educazione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei (CREA); Master “Servizi educativi del patrimonio artistico, dei musei di storia e di arti visive”, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Presidenti, responsabili e referenti di Associazioni, Enti, Fondazioni e Società

Cristina Bucci, L’immaginario Associazione Culturale per l’educazione museale, Firenze

Maria Chiara Ciaccheri, ABCittà, Milano

Annalisa Cicerchia, Cultural Welfare Center

Vittorio Corsini, ENS Ente Nazionale Sordi, Consiglio regionale Lazio

Cristina Chiesura, “Mi riconosci”

Cristina Da Milano, ECCOM Centro Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale

Martina De Luca, Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Ministero della Cultura

Alessandra Gariboldi, Fondazione Fitzcarraldo, Torino

Chiara Lachi, L’immaginario Associazione Culturale per l’educazione museale, Firenze

Miriam Mandosi, Area Musei Consiglio Regionale ENS – Ente Nazionale Sordi Lazio

Massimo Massussi, Matrix96, Roma

Simona Menci, Società Cooperativa Sistema Museo

Stefano Menghini, A.I.P.D. Associazione Italiana persone Down, Sezione di Roma

Maura Montagna ADMaiora, Milano

Clara Rech, ANISA Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte

Margherita Sani, Europeana Education Network; NEMO Network of European Museum Organisations

Antonia Sciancalepore, Auditum Cultura RTI, Roma

Edoardo Schina, Società CoopAcai Phoenix scarl

Catterina Seia, Cultural Welfare Center

Elena Trippini, Società Cooperativa Sistema Museo

Sonia Tucci, Paleoes Experimentaltech Archodrome, Roma

Valentina Zucchi, MUS.e, Firenze

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