MTA - Musei Toscani per l’Alzheimer

Da quasi dieci anni i musei toscani elaborano e propongono programmi dedicati alle persone che vivono con l’Alzheimer e altre forme di demenza, denominato Sistema Musei toscani per l'Alzheimer o MTA.

Sono realtà diverse tra loro, che comprendono musei d’arte, spazi espositivi, musei di storia naturale, orti botanici, musei archeologici, etnografici e scientifici, biblioteche; da realtà grandi e affollate da numerosi visitatori a musei piccolissimi. Tutti programmi, nella loro varietà e differenze, sono parte di un unico progetto, fondato su un’idea di museo come istituzione culturale, democratizzante e inclusiva e che ha la responsabilità di garantire a tutti l’accesso al proprio patrimonio, operando in partnership attiva con i diversi attori sociali. Lo scopo è generare relazioni e contribuire alla continua ridefinizione della propria identità da parte delle persone e dell’intera comunità che compongono.

Le proposte di questi musei sono rese coerenti anche dalla condivisione di un’idea di demenza, considerata come una condizione, più che una malattia. La demenza coinvolge anche chi accompagna e sostiene in questa sfida; in questo, l’ambiente fisico e relazionale è determinante per mantenere una buona qualità di vita.

I musei del sistema operano in collaborazione con il settore sociosanitario, perseguendo l’integrazione dei programmi museali con gli altri interventi culturali e sociali nello stesso territorio: le associazioni dei familiari, i dipartimenti di geriatria, i CDCD, i servizi sociali, i Caffè e gli Atelier Alzheimer, l’assistenza domiciliare, i Centri Diurni o di Mantenimento, le residenze.

Le principali linee di azione del Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer sono la realizzazione di progetti di interesse comune, come la formazione permanente e continua degli operatori coinvolti, a garanzia della qualità delle proposte, e il coordinamento della comunicazione e della promozione delle iniziative. Infatti, far conoscere e diffondere i programmi che i musei dedicano alle persone con demenza promuove con maggiore incisività un cambiamento sociale e una risposta della comunità.