RO.ME Museum Exhibition 2023 - LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE MUSEALE E AL PATRIMONIO CULTURALE

RO.ME é un evento unico per ciò che concerne i luoghiculturali, le attività e i progetti legati alle istituzioni museali del paese.

Quest’anno anche AIEM ha preso parte all’evento con unatavola rotonda dal titolo “Professioni e carriere nel patrimonio culturale -Formazione e competenze per l'educatore museale: nuove sfide e opportunità nelsettore culturale.”

La tavola rotonda, moderata da Cristina Chiesura, sociafondatrice di AIEM, ha visto gli interventi di Valentina Colagrossi, AssociazioneMi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, e FedericoTrastulli, UILPA.

Ad aprire il dibattito circa le professioni museali,Cristina Chiesura ha introdotto l’Associazione di cui è socia fondatrice e il riconoscimentogiuridico ad essa legato. Non è mancata, inoltre, la menzione alla ricerca delprofilo professionale, tema che ha trovato subito seguito con domande inerential contesto lavorativo e al profilo professionale dell’educatore museale.

Dal punto di vista della sua professione, la figura dell’educatoremuseale e il rapporto con il museo che ne deriva è spesso esternalizzata, ma comemai? perché siamo arrivati ad avere delle figure che sono esternalizzate? Le menzionialla Legge Ronchey (14 gennaio 1993) e alla legislazione attuale hanno aiutatoi professionisti a delinearne le motivazioni, confrontando inoltre ciò cheavviene nei musei statali e ciò che invece avviene nel resto del panorama museale.

Un altro punto del dibattito orientato verso la figuraprofessionale è stato quello di evidenziare come l’educatore museale si trovaspesso ad essere fuori dall'organico stabile del museo, ma considerando l’importanzadel suo ruolo e delle attività da lui svolte, è un punto di riferimento crucialeper l'istituzione.

Ci si distoglie, quindi, dall’idea che l’educatore musealesia una figura accessoria, bensì è da considerare come necessaria.

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