Il 31 maggio si è tenuto a Firenze l'incontro in presenza di AIEM, dal titolo La Ludodidactics per l’educazione al patrimonio. L’esperienza del progetto europeo Move Your Mind per la formazione degli educatori al patrimonio. Per i relatori e il programma si rimanda alla relativa scheda nella sezione Eventi del sito dove, se interessati, potrete trovare anche il file pdf scaricabile.
L'incontro è iniziato con la presentazione della presidentessa di AIEM Marianna di Rosa, che ha presentato il progetto Erasmus + Move your mind, di cui è referente insieme a Sara Maccioni. Il progetto coinvolge nove partner da sei paesi europei per la creazione di linee teoriche comuni, un linguaggio condiviso e attività sperimentali in contesti educativi rivolti a differenti destinatari, utilizzando metodologie specifiche quali la Ludodidactics e la gamification. Su alcune teorie di base della Ludodidactics si è basato anche l'intervento di Evert Hoogendoorn, che si è focalizzato in particolar modo su come sviluppare la progettazione educativa attraverso questo approccio.
Sara Maccioni, membro del direttivo AIEM, ha presentato il corso di formazione tenuto da AIEM. Questo corso, già alla seconda edizione, è incentrato sull'applicazione dell'approccio della Ludodidactics alle competenze chiave dei professionisti dell’educazione museale e al patrimonio culturale. Il confronto sulle strategie e gli strumenti utilizzati nella progettazione educativa al patrimonio culturale ha stimolato i partecipanti nella valutazione delle proprie competenze e, allo stesso tempo, li ha invitati a riflettere a livello macro sul profilo di competenze dell’educatore al patrimonio.
L'ultimo intervento, di Wien Bogaert, è stato di applicazione più pratica: poiché la Ludodidactics è un approccio che ben si presta alla progettazione e realizzazione di un laboratorio, i partecipanti all’evento hanno preso parte ad un’attività ispirata al laboratorio 10 boxes in 1001 variations, che attraverso l’utilizzo di materiali destrutturati, conduce i partecipanti a realizzare composizioni e accostamenti ispirati alle opere di artisti come Guy de Cointet e Hedwig Houben. Un laboratorio che stimola la risoluzione creativa dei problemi, rendendo manifesto il potenziale artistico degli oggetti quotidiani.
Tutti gli interventi hanno inoltre presentato una selezione di esempi di applicazione della Ludodidactics all’interno di contesti museali.
L'evento si è infine concluso con una tavola rotonda con i rappresentanti di alcune istituzioni culturali del territorio: Pamela Giorgi, INDIRE, Chiara Lachi, Immaginario, Chiara Damiani, ICOM Toscana, Serafina Carpino, Museo Italiano di Scienze Planetarie.
Ringraziamo vivamente tutti i relatori e il pubblico, per aver partecipato e condiviso con noi questa magnifica esperienza, e contiamo di vedervi presto ad altri eventi AIEM!